
La Stamperia del Principe nasce come soggetto editoriale autonomo nel 2011, per iniziativa del Centro UNLA di Gesualdo, con l’intento di far rivivere l’antica stamperia che il Principe Carlo Gesualdo – tra i protagonisti indiscussi della storia musicale occidentale – impiantò presso il suo castello irpino, nell’omonimo feudo di Gesualdo, ora in provincia di Avellino.

Più esattamente, nel 1611 il Principe Carlo Gesualdo chiamò a corte il tipografo ed editore Giovanni Giacomo Carlino perché stampasse in Gesualdo le partiture di due libri (il Quinto e il Sesto) di Madrigali a cinque voci e un libro di responsori (Responsoria et alia ad officium Hebdomadae Sanctae spectantia). Trascorsi quattrocento anni dalla prima edizione di tali opere, avviandosi nel contempo
la celebrazione del quarto centenario della morte di Carlo Gesualdo, caduto nel 2013, s’è pensato di sottolineare i due importanti anniversari facendo rivivere, proprio nella terra di Gesualdo e ai piedi del suo castello, La Stamperia del Principe. Nel 2016 La Stamperia del Principe è divenuta divisione editoriale della Gesualdo Edizioni.
La marca tipografica
La marca tipografica della Stamperia del Principe è la rielaborazione grafica di una delle scelte più frequentemente adottate dal Carlino: il granchio che con le proprie chele si tiene ad una farfalla pronta a vibrare libera nell’aria. S’intendeva con ciò richiamarsi, in perfetta conformità al clima culturale cinque-seicentesco, ai due concetti contrapposti e
complementari del Festina lente.
Il granchio, pertanto, simboleggiava la gravità delle scelte editoriali, mentre la farfalla la rapidità che pure doveva essere connessa alle stesse. Così i due animali, associati nella medesima composizione, fungevano da severo avvertimento: “non sbaglia chi fa presto solo dopo aver ben pensato”.
